Siamo Elena e Francesco, due toscani che si sono innamorati della Valle d'Itria un'estate di sei anni fa, durante una vacanza.
Non era il nostro primo viaggio in Puglia, ma per la prima volta abbiamo soggiornato in un trullo, rimanendone letteralmente stregati.
Tanto da maturare l'idea di cercarne uno da ristrutturare e da adibire a nostro buen retiro.
C'è la scoperta di una terra che ci ha regalato emozioni -quelle ormai dimenticate di una vita semplice, dai ritmi lenti, rassicurante e ricca di atmosfera- alla base del nostro amore per questo territorio, l'unico al mondo ad ospitare queste meraviglie architettoniche chiamate "trulli".
E' iniziata così la nostra ricerca, non senza esitazioni e paure, data anche la grande distanza tra Pisa e la Puglia, che certamente avrebbe reso ancor più impegnativa la realizzazione di quello che ci eravamo prefigurati. Dopo aver visitato tanti trulli, senza che nessuno ci avesse colpito e convinto, ormai un pò sfiduciati, siamo arrivati qui: ci siamo trovati davanti ad un rudere abbandonato e parzialmente diruto, che però ci ha incantati per il fascino magnetico che riusciva comunque a emanare e per la particolare bellezza del contesto in cui era inserito.
Ogni riserva è subito svanita; quel rudere è diventato il prezioso scrigno del nostro sogno e quel sogno si è trasformato nel nostro progetto. Abbiamo così iniziato l'impresa lunga e complessa, ma entusiasmante, del suo restauro, determinati a riportare a nuova vita una magnifica testimonianza architettonica della Puglia, preservandone l'originaria essenza, senza stravolgerne il carattere rustico e tipicamente rurale.
Il restauro è durato ben due anni; abbiamo seguito personalmente i lavori, curando ogni scelta, fino al più piccolo dei dettagli e siamo felici oggi di poter condividere con voi il risultato di questo percorso.
Ci auguriamo che possiate provare quella stessa sensazione di libertà senza confini, di meraviglia e di pace assoluta che questo luogo ha regalato a noi.